Nel contesto scenografico del Castello di Grinzane Cavour e in collegamento simultaneo con Londra e con New York, il prossimo 25 ottobre 2024 avrà luogo la quarta edizione dell’asta benefica di raccolta fondi a favore di soggetti e progetti nel campo del non-profit, condotta dalla casa d’aste Christie’s. La prima edizione, svoltasi nel 2021, ha consentito di raccogliere oltre 666.000 euro, con cui sono stati finanziati 17 progetti benefici. Nella seconda edizione del 2022 sono stati raccolti oltre 834.800 euro, finanziati 20 progetti benefici e, grazie alla generosità dei produttori che hanno messo a disposizione le loro bottiglie, sostenuta la storica Scuola Enologica di Alba. Nella terza edizione del 2023 sono stati raccolti complessivamente 877.000 euro, superando così i 2.377.800 euro in totale di fondi raccolti a scopo di beneficenza nelle prime tre edizioni dell’asta.
Anche quest’anno l’iniziativa sovvenzionerà progetti e iniziative di utilità sociale negli ambiti della salute, della ricerca, delle arti e della cultura, dell’inclusione sociale e della salvaguardia del patrimonio culturale italiano. Barolo en primeur è un’iniziativa di responsabilità sociale promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, in collaborazione con la Fondazione CRC Donare ETS e con il Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani: una gara di beneficenza a cui saranno abbinate quest’anno 15 barriques di un prestigioso vino come il Barolo mentre questo è ancora in affinamento.
Quando il vino avrà completato l’invecchiamento, ovvero nel 2027, da ciascuna barrique saranno prodotte circa 270 bottiglie, contrassegnate da un’etichetta unica realizzata da un artista di fama internazionale. Consolidata la collaborazione coi produttori del Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani che anche quest’anno andranno a donare più di 938 bottiglie da 0,75 lt, 243 da 1,5 lt e 48 da 3 lt, per un totale di litri 1.212 i cui fondi raccolti verranno devoluti alla Scuola Enologica di Alba e ad altri enti del territorio. Barolo en primeur si conferma come iniziativa nobile e concreta per promuovere il Barolo e il suo territorio e sostenere diversi progetti di utilità sociale in Piemonte, in Italia e nel mondo.
La Vigna Gustava è un appezzamento di quasi 4 ettari che si estende alle pendici del colle del Castello di Grinzane Cavour, già vitato quando la proprietà era del Conte Camillo Benso.
Con l’obiettivo di produrre da questa vigna storica Barolo di qualità, la Fondazione CRC – che ne è proprietaria – ha coinvolto il Laboratorio Enosis Meraviglia di Donato Lanati, al quale è stato affidato l’incarico di guidare l’intero percorso produttivo, dalla maturazione delle uve alla vinificazione e al successivo affinamento in bottiglia.
Nell’ambito del progetto Barolo en primeur, Antonio Galloni, il critico enologico di fama mondiale, ha assaggiato il vino di ciascuna barriques e ha espresso la sua opinione su come questi vini rari catturano l’essenza del Barolo e, in particolare, di Vigna Gustava.
Le sue note di degustazione in cui descrive il vino nel momento particolare in cui viene degustato e anticipa anche la sua probabile evoluzione sono consultabili sia sul catalogo dedicato all’asta sia sul canale YouTube della Fondazione CRC Donare ETS.
Con l’acquisto della vigna Gustava, nel 2019 – genesi dell’operazione “Barolo en primeur” – la Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo ha dato vita a un importante progetto sociale che:
• integra sviluppo locale, attivazione delle comunità territoriali, formazione e valore economico e sociale;
• promuove la formazione sul campo degli studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore di Stato Umberto I o Scuola enologica di Alba;
• contribuisce a sostenere progetti di utilità sociale, raccogliendo fondi a favore di ‘buone cause’ rappresentate da Enti non-profit che condividono gli obiettivi di questa iniziativa;
• valorizza uno degli asset di eccellenza del territorio del Barolo, la produzione vinicola, nota in tutto il mondo, anche grazie a un progetto inedito per l’Italia, come la vendita en primeur a scopo solidale.
La superficie della vigna Gustava coltivata a Nebbiolo è stata suddivisa in quattro macro particelle, in funzione dell’altitudine e dell’esposizione. Rispetto a queste macro aree, poi, sono stati adottati due differenti criteri per la raccolta delle uve durante la vendemmia: il primo è stato quello di individuare i ceppi storici impiantati oltre 50 anni fa, per vinificarne le uve separatamente da quelle dei più giovani; il secondo criterio, invece, è consistito nella raccolta, per micro zone, delle restanti uve del vigneto.
Questo metodo di raccolta di precisione evidenzia come la potenzialità di un vino, oltre che dall’esposizione e dall’andamento climatico e stagionale, dipenda, prevalentemente, dalla capacità delle radici della vite di entrare in simbiosi con i microorganismi presenti in quella specifica porzione di terreno, consentendo alle piante di assorbire microelementi e sostanze organiche, dissimili dalle adiacenti micro aree, dalle quale dipenderanno le differenze organolettiche e, ancor più, la longevità del vino prodotto. I vini stanno iniziando la fase di affinamento in cui evolve il legame tra tannini e antociani, finalizzata ad ottenere la stabilità di colore e la luminosità dei cromatismi. Pur essendo prematuro un giudizio sulle caratteristiche del vino che si otterrà, sono già evidenti importanti differenze sia tra i vini ottenuti dai ceppi storici, rispetto quelli più giovani, sia, e soprattutto, tra i vini ottenuti dalle diverse micro zone, ponendo in risalto quanto il vigneto sia un complesso mosaico di particelle, ognuna delle quali caratterizzata da una sua chiara e specifica personalità.
I territori del Piemonte e in particolare delle Langhe-Roero e Monferrato costituiscono un forte polo di attrazione enoturistica nazionale e internazionale, esempio straordinario di integrazione virtuosa uomo-ambiente riconosciuto anche dall’UNESCO, che ha scelto di dare a questi territori lo status di Patrimonio Mondiale dell’Umanità, primo progetto nel mondo dedicato a un territorio vinicolo.
Il territorio di Barolo è diventato una delle mete enoturistiche più apprezzate a livello internazionale, trainato dall’iconicità del vino che porta il suo nome e dalla riscoperta delle bellezze della sua zona.
Il Barolo, con la sua straordinaria reputazione internazionale, è già volano della promozione del territorio anche grazie all’azione del Consorzio Barolo Barbaresco Alba Langhe Dogliani, da oltre settant’anni – insieme ai propri Produttori – attore protagonista dello sviluppo tecnico, economico e sociale della realtà vitivinicola delle Langhe.
In questo contesto si inserisce Barolo en primeur, un evento unico che si propone di promuovere, a livello internazionale, la straordinarietà di questo territorio.
Le barriques associate all’evento benefico “Barolo en primeur” sono uniche, in un numero limitato di esemplari, e contengono un vino dalle caratteristiche peculiari che non troverà riscontro in nessun’altra bottiglia, come attestato anche dall’enologo Donato Lanati e dal critico enologico Antonio Galloni. Questo è il caso delle barriques protagoniste di “Barolo en primeur”.
Si tratta di barriques ad alto valore sociale, che sono state donate in occasione di una grande iniziativa benefica, grazie alla quale è stato possibile sostenere numerose iniziative e soggetti operanti nel campo del non-profit.
Un vino, quindi, che esprime un territorio e la sua capacità di lavorare insieme, a sostegno di iniziative d’interesse generale e sociale.
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